Stella cometa volante

Molto spesso basta poco per divertirsi, e, al giorno d’oggi, grazie ai materiali di costruzione e di equipaggiamento disponibili, è possibile realizzare modelli a costo molto ridotto ed in pochissimo tempo. Quello che serve è un po’ di fantasia, o uno spunto, per partire a testa bassa e costruire qualcosa di semplice, robusto e molto divertente.

Il modello che presentiamo non è nulla di complicato, di particolarmente bello o ricercato. È semplicemente un giochino divertente in grado di allietare i pomeriggi al campo, attirando la curiosità dei presenti, specie in periodo natalizio, o durante le notturne, grazie all’installazione di led ad alta luminosità.

La prima realizzazione di questa stella cometa volante è stata eseguita da Angelo Montagna, che ne ha messo a punto le forme e le proporzioni, scegliendo anche i materiali per la costruzione. Successivamente, viste le straordinarie doti di volo e la rapidità costruttive, ne sono state realizzate altre due, una da Giuseppe Lanfranchi ed una da Gabriele Tacchi.

Relativamente alla costruzione non c’è praticamente nulla da aggiungere alle fotografie ed al disegno, disponibile gratuitamente su richiesta in formato PDF inviando una mail a info@gmb.pv.it: è tutto assolutamente chiaro ed intuitivo. Il materiale usato è un tipo di depron rivestito su ambo i lati da un sottile strato di cartoncino, che gli conferisce una rigidità eccezionale, consentendo di costruire le superfici senza alcun longherone o rinforzo. Lo spessore utilizzato è 10 mm, ed un foglio della dimensione 800x600mm costa all’incirca 8€.

Una volta ritagliata la stella con un tagliabalsa ed una riga, occorre separare gli elevoni dal resto dell’ala, ed incernierarli utilizzando come punto di innesto delle cerniere due listelli di balsa incollati con colla vinilica o resina epossidica. Il banchetto motore va realizzato come da disegno con compensato multistrato da 3mm.

Ritagliato l’elemento che costituirà la coda ed il pattino di atterraggio (utile anche per il lancio a mano) e realizzato lo scasso per il suo inserimento nell’ala, è sufficiente infilare tale pezzo nel suo alloggiamento e fissarlo con colla vinilica o resina. È possibile dotare il modello di deriva mobile, operando come per gli elevoni. La verniciatura può essere eseguita a piacimento con bomboletta spray.

Il tempo di realizzazione è di circa tre/quattro ore.

I micro servi possono essere fissati con due gocce di colla a caldo all’interno di due scassi da ricavare nell’ala. Per quanto riguarda la corsa dei comandi è consigliato usare una escursione molto ampia, inserendo esponenziale a piacere.

Per quanto riguarda la motorizzazione, lasciamo la scelta al lettore, tenendo conto che, dotando il modello di led (Gabriele ne ha messi 220!), il peso aumenta. In assenza di led, il modello vola bene con un motore da 1000 KV ed elica 10×4,7 da slow fly, alimentato a tre celle da 1000 mAh, con tanti led e di conseguenza maggior peso, è meglio optare per un motore da 1100 KV in grado di tirare una 11×4,7.

Sul modello di Gabriele è stato installato un interruttore allo stato solido per accendere o spegnere i led via radio.

Il volo (visibile cliccando qui)è molto stabile, anche ad elevati angoli e velocità ridottissime, e, con una buona escursione dei comandi, i tonnaux e i looping sono rapidissimi. La motorizzazione esuberante consente salite continue in verticale, e l’atterraggio avviene praticamnte a modello fermo, mantenendo il motore piuttosto allegro e l’assetto molto cabrato. Consigliamo vivamente la costruzione di questo semplicissimo e divertentissimo modello, che non mancherà di farsi notare per la sua forma curiosa e le sue incredibili doti di volo.